ESISTE ANCORA LA SIFILIDE?

Purtroppo sì, anche se ne parla poco.

Nonostante l’aura romantica alimentata da alcuni film e sceneggiati del passato, la sifilide è una delle più insidiose malattie sessualmente trasmesse, diffusa in tutto il mondo e - purtroppo – in crescita. Solo negli Stati Uniti si contano circa 36.000 casi di sifilide ogni anno, tra uomini e donne. Di recente, la sifilide è ricomparsa anche nei Paesi europei: in Italia si è passati da 150-200 casi ad oltre 1500 l’anno!

La sifilide è causata da un batterio, il Treponema pallidum, a forma di spirale (spirocheta), molto invasivo. L’infezione si contrae quando si ha un rapporto sessuale con una persona infetta e la spirocheta penetra nel corpo attraverso la cute (soprattutto se ci sono delle microabrasioni) o attraverso le mucose orali, della vagina, del pene o del retto. Nel punto dove è penetrato il batterio si forma dapprima un piccolo nodulo, indolore, seguito alcuni giorni dopo da una piccola ferita che, dopo aver liberato una grande quantità di spirochete, guarisce da sola. In questa fase si è molto contagiosi e se l’infezione non viene trattata in modo adeguato può evolvere negli stati successivi. Dopo un paio di mesi compaiono sulla cute macchie rosse non pruriginose, dolori alle articolazioni, ai muscoli, febbre, gonfiore a tutte le ghiandole del corpo. Passati altri tre o quattro mesi, la malattia sembra guarita ma si resta contagiosi per almeno due anni. Se continua a non essere trattata, l’infezione evolve in modo subdolo e silente creando gravi complicazioni che possono diventare anche fatali: rottura dell’aorta, infarto, danni al fegato e alle ossa, cecità, paralisi, danni cerebrali con gravi sintomi psichiatrici

La sifilide può decorrere senza sintomi per anni e trasmettersi da un partner all’altro, durante rapporti non protetti, senza che entrambi ne siano consapevoli. Il preservativo protegge dal contagio. La sifilide viene diagnosticata tramite una visita medica molto accurata e numerosi test ed esami di laboratorio.

È abbastanza semplice da curare nei primi stadi, più complesso quando la malattia è avanzata. La terapia di scelta è la penicillina e i suoi derivati sotto controllo medico. Possono venire usati anche altri antibiotici che eliminano il batterio e prevengono danni futuri ma non possono riparare quelli già presenti, che sono irreversibili. Durante tutto il trattamento, è fondamentale evitare contatti e rapporti sessuali non protetti, per ridurre al massimo il rischio di una reinfezione.