PERCHÉ È IMPORTANTE UNA PREVENZIONE CON ACIDO FOLICO ATTIVO PER CHI STA CERCANDO UNA GRAVIDANZA O È GIÀ IN ATTESA?

Per prevenire alcune malformazioni congenite del sistema nervoso centrale.

L’acido folico e i folati sono stati riconosciuti come essenziali nella prevenzione di alcune malformazioni fetali congenite. Ecco perché la supplementazione, in particolare con acido folico attivo, è molto importante durante la gravidanza. Livelli subottimali di folati nelle primissime fasi della gravidanza (in particolare i primi 28 giorni) aumentano infatti in modo rilevante il rischio di sviluppare malformazioni fetali, in particolare i difetti del tubo neurale (DTN) come la spina bifida o l’anencefalia. Inoltre, i folati sembrano avere un ruolo non ancora ben chiarito nella prevenzione di altre malformazioni congenite, come la labio e la patatoschisi e alcuni difetti cardiaci.

Per le particolari esigenze del feto che comportano un aumento del fabbisogno, uno stato subottimale di folati può dare luogo a ritardo di crescita intrauterina, placenta previa (cioè che cresce sul fondo dell'utero, in corrispondenza della cervice) e parto pretermine. Poiché i folati sono coinvolti nel metabolismo dell’aminoacido omocisteina, la carenza di folati durante la gravidanza è stato associato a un aumento della pressione arteriosa o alla pre-eclampsia. La pre-eclampsia (o gestosi) è una patologia che può svilupparsi durante la gravidanza. Questa condizione è caratterizzata da un innalzamento eccessivo della pressione sanguigna (ipertensione), spesso associata a un aumento significativo di proteine ​​nelle urine (proteinuria elevata).

Perché si consiglia l’integrazione con folato attivo (5-MTHF)? Perché è la forma già attiva, equivalente a quella naturale, quindi direttamente biodisponibile, più assimilabile sia per la futura mamma che per il feto, che contribuisce alla crescita dei tessuti in gravidanza. In combinazione con le vitamine D e B12 e con i minerali Ferro e Zinco, l’acido folico attivo interviene favorendo il normale processo di divisione cellulare.

L’integrazione giornaliera di 400 microgrammi (mcg) di acido folico attivo nelle donne in età fertile, per almeno un mese prima e fino a tre mesi dopo il concepimento incrementa le riserve materne di folati

L’acido folico attivo è efficace nel prevenire il rischio di patologie della gravidanza ed è la principale forma di folato che attraversa la placenta; è presente nel sangue materno e nel sangue del cordone ombelicale che nutre il feto.

L’apporto di folati durante tutta la gravidanza sembra avere anche potenziali effetti benefici su importanti patologie materne e fetali come aborto ricorrente, ridotta crescita fetale, distacco di placenta e preeclampsia. Il meccanismo di base che sembra accomunare queste patologie o essere almeno uno delle cause, è l’eccesso di omocisteina, aminoacido che viene ridotto, aumentando l’apporto di folati. Il livello plasmatico di omocisteina, valutabile con un esame del sangue, è sempre inversamente correlato all’apporto di folati (vitamina B9), rappresenta quindi un importante indicatore del livello di vitamina B9 presente.